martedì 23 aprile 2013

Leccatrice di Lusso

"Ci vuole spirito di ribellione" ridacchiò la nonna mentre Noemi si versava un bicchier d'acqua. Non era la prima volta che la consanguinea le insegnava qualcosa di proibito. Sua madre l'aveva avvertita: "Quella vecchia pazza crede che il mondo non sia cambiato! E' inutile che si ostini a rimaner nascosta!". Ma Noemi voleva bene a quella portatrice sana di disgrazie e si sedette al tavolo della cucina ripensando a quante volte l'aveva aiutata a sistemare i fiori nel buco di un obsoleto gabinetto o a mettere nel giradischi un vecchio disco dei Platters ferito lungo il corso degli anni dalla puntina della spina di una rosa. L'unica cosa che continuava a disturbarla e attrarla in maniera subdola di quei sotterfugi, era l'antico odore di vaniglia che saliva dalla scatola dove la nonna teneva tutto l'occorrente per il rammendo. 'Rammendo': una parola che nessuno usava più da almeno quarant'anni, al punto che sua madre l'aveva redarguita con una smorfia di disgusto, sentendogliela pronunciare. Eppure, se voleva aspirare a una realtà diversa e non cedere alle pressioni materne, doveva imparare. Perchè piuttosto che diventare una Leccatrice di Lusso e passare le sue notti a lucidare con la saliva l'alluce di qualche faina, si sarebbe fatta beccare dai Guardiani, anche se esisteva il rischio concreto che la sbattessero in quell'Associazione dove ti obbligavano a convincere i vecchi a morire.
"È difficile..." si lamentò Noemi.
"Perché sei nata quarant'anni dopo" replicò la nonna.
"Ai tuoi tempi erano capaci di farlo tutte?".
"Ai miei tempi lo si faceva di continuo".
"E ti piaceva?".
"Certo. Era facile. Un modo per non buttare via niente. Vedrai, basterà poco per impararlo".
"Dici che mi servirà per cambiare le cose?".
"Dipende da te".
Noemi strinse tra le dita l'ago che la nonna le aveva infilato con una sottile bava di lumaca color biscotto.
"E com'erano i fili?" chiese alla nonna.
"I fili? Gugliate di pazienza, ma di molti colori".
"E tenevano di più di questa schifosissima bava?".
"Solo se le mani di un uomo non ti slacciavano con troppa foga la camicetta!".
Noemi si mise a ridere e la nonna tirò fuori da una tasca del suo grembiule un bottone.
"Nonna, quanto sei nata te, ce n'erano tanti?".
"Cosa? Di bottoni? Più delle monete!".
"E ti è mancato non poterli più attaccare?".
"Sì, mi è mancato. Ma ancor di più scoprire che fossi l'ultima rimasta a saperlo ancora fare".

Buona giornata a tutti




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