venerdì 26 aprile 2013

Nano 16

Ore 8.30. Fabbrica n°5. Corsia 7. Fuori, il sole.
Nella vasca di ceramica bianca, un ribollir di bolle gorgogliava come un neonato di sapone. Come ogni mattina, Nano 16, altezza un centimetro, occhi color castagna, contagocce in mano da 0,0000000001 micromillimetri, si avvicinò al bordo del laghetto di Glicerina per borbottare: "Oggi sarà un venerdì di merda".
Se il cartellino timbrato alle ore 7.45 era stato morsicato nel solito punto dalla segretaria Birocchi, altezza un centimetro e due, occhi color nocciola, obliteratrice in mano da 0,0000000002 micromillimetri, senza nessuna slabbratura evidente, Nano 16 sapeva che se non fosse stato il Potassio Sorbato a finirgli negli occhi, sicuramente l'ingrediente segreto da poco introdotto tra i componesti must della loro produzione lo avrebbe nauseato, rovinandogli la digestione.
Perchè se fino alla settimana prima un paio di gocce di Acqua di Hamamelis Virginiana, Prunus Amygdalus e Acido Citrico potevano dirsi gradevoli e accoglienti perchè era toccato a Nano 15 passare attraverso la miniaturizzazione per poi tuffarsi nella vasca subito dietro a quel maledetto, innovativo, ingrediente segreto, quella mattina era arrivato il suo turno.
Comunque doveva lasciarla cadere quella maledetta goccia nella base di Glicerina. E così fece. E la lacrima potentissima toccò la superficie gorgogliante placando immediatamente qualsiasi bollore. Nano 16 guardò quell'improvvisa paralisi grattandosi il naso; si immobilizzò un attimo, poi sospirò, aspettando che la segretaria Birocchi mandasse Hulk, l'addetto ai pugni miniaturizzanti, sapendo che subito dopo si sarebbe dovuto tuffare nella vasca per seguire il feroce pitbull liberato insieme alla goccia.
Perchè gli Amministratori Delegati della Fabbrica di Cosmetica dov'era stato assunto ormai avevano deciso: sostituire il Botox con qualsiasi componente più aggressivo ci fosse a disposizione sul mercato, e a Nano 16, mentre il molosso nanotecnologico Drago 1-7-52-C avrebbe pensato a mordere gli strappi notturni molecolari dell'epidermide della moglie di un Commercialista o della figlia dodicenne di una casalinga, promessa a un produttore per aspirare a un ruolo in una fiction, a lui, dopo la miniaturizzazione, ormai alto solo più 1 nanometro, sarebbe toccato aspettare che il pitbull cagasse.
Perchè il ruolo che gli era toccato era quello di raccogliere e dirottare quel prezioso ingrediente segreto verso la ricostituzione epidermica specifica che quella crema da notte vantava, facendo il lavoro sporco di un qualsiasi Nano da Circo.
E tutto perchè il giorno in cui aveva spedito via mail il suo curriculum non aveva pensato.
Tutto perchè il giorno in cui l'aveva mandato a quella elitaria Fabbrica n°5, credendo di poter far carriera, non aveva preso in considerazione di lavorare per un'ammaestratore di elefanti qualunque. Dietro a cui avrebbe lo stesso raccolto merda, ma almeno sotto il sole; almeno circondato da un polmone profumato di fieno e aria aperta.

Buon weekend a tutti

1 commento:

  1. Bella favola, da non leggere in chiave politica, poiché si andrebbe nel difficile e in un campo troppo esteso e variegato.
    Ciao e buon w.e. a te.

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