venerdì 11 ottobre 2013

Principe Azzurro

- Zia, ma allora lo zio Claudio è il tuo Principe Azzurro?
- Una specie... Quand'ero piccola come te, lo immaginavo più alto e più biondo, con gli occhi azzurri e non marroncini, con il sorriso Pepsodent e non del colore delle castagne; ma è il mio Principe lo stesso, mi va bene così.
- Zia, ma è venuto a prenderti con il suo cavallo bianco, la prima volta che l'hai incontrato?
- Non proprio: la sua macchina, sotto il cofano, ne aveva ben 120, di cavalli!
- Wow! Ed è la stessa che ha anche  adesso? Quella che sembra una vasca da bagno?
- Sì.
- E come fa a farli stare tutti lì dentro, i cavalli?
- Lo sai che zio è amico di Stivi il meccanico.
- E cosa fanno i meccanici ai cavalli? Li restringono come fa mamma con le maglie che mette in lavatrice?
- Dobbiamo chiederglielo.
- Zia, ma se lo zio è il tuo Principe, perchè la tua casa non è come il castello dove abiterò io da grande?
- I sogni costano, piccola, e lo zio guadagna poco. E così mi devo accontentare di un bilocale.
- Ah no! Io, quando sarò come te, sposerò un Principe molto ricco, che mi porterà in un castello gigantesco tutto suo. Se vuoi, zia, poi t'invito.
- Grazie piccola, sei davvero gentile. Ma dimmi un pò: adesso che hai iniziato la prima elementare, il tuo Principe Azzurro, chi è? Sempre lo stesso di quand'eri all'asilo?
- Sì, è Antonio.
- E quest'anno, per il tuo compleanno? Ti ha di nuovo regalato due ghiande nello Scottex coi cuori?
- No, quest'anno mi ha regalato un pacchetto di figurine delle Winx.
- Accidenti! Ma allora anche lui è un Principe povero!
- Ma zia, tanto a me non me ne importa niente delle figurine, perchè quando le voglio me le compra la mamma; guarda che Antonio è bravo e mi dà sempre un pezzo della sua focaccia.
- Attenta piccola... Anche lo zio divideva sempre la sua brioche con me, poi ha cominciato a dividere anche il conto della pizzeria.
- Ma quando sarò grande, la cucinerò io la pizza! Gigantesca! Così il mio Principe arriverà a casa con un regalo grande così!
- Oh, ne sono certa. Ma devi promettermi che se sarà un grosso peluche vinto ai baracconi, ti cercherai un altro Principe Azzurro.
- Ma zia, un peluche è un bel regalo. Se Antonio mi regala un orso gigantesco e morbido morbido, io me lo sposo.
- Ma come? Prima non mi hai detto di voler sposare un Principe molto ricco, con un castello gigantesco?
- Ma zia! Si vede proprio che non sai un bel niente! Quella è una favola. Io lo so che lo zio Claudio è un Principe così così, ma è bravo. Sai che me l'ha detto che ti vuole bene come alla sua macchina? E poi mi fa sempre ridere...
- È vero, fa ridere anche me. E gli voglio bene anch'io, come alla mia lavatrice; e poi è vero: i Principi migliori si nascondono dentro ai rospi più brutti. Cosa ne dici?
- È vero, anche Antonio ha gli occhi marroncini e quando parla sputa un pò.
- E poi, tanto, le Principesse, al giorno d'oggi, non sono mica facili da trovare...
- È vero zia, lo dice sempre anche Antonio.
- E cos'altro ti dice il tuo Antonio?
- Mi dice che quando sarà grande mi aiuterà a lavare i piatti come fa sempre lo zio Claudio con te.

Buon weekend a tutti

1 commento:

  1. "Quattro pareti più grigie del fumo di un treno, è questo il castello che posso fare te te...", cantava Jmmy Fontana.
    Ma è roba di tanto tempo fa.

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