martedì 26 novembre 2013

Oroscopo del pulcino

Abitavo ancora in via della Pernacchia, il giorno in cui successe. Quarantotto ore prima ero stato piantato da Olga, una matrioska tutta poppe e gote accese, ma era la notte di San Silvestro e speravo che la distanza dal brindisi di quel 'vaffanculo', con il passare delle ore, perdesse il fuoco del suo potere. Perché quel petardo aveva rischiato di incenerirmi l'orgoglio.
Poi, anche l'uno e il due di gennaio erano passati, e all'alba del tre, il sole di nuovi propositi mi aveva illuso che un nuovo anno mi sarebbe servito.
È vero, quella mattina, il motore della mia 500 Abarth aveva pigolato in modo anomalo, come se il pulcino del mio oroscopo temesse un futuro da gallo che non sarebbe mai arrivato, ma non l'avevo ascoltato, sicuro che le stelle avessero ben altro da fare che non impicciarsi dei fatti miei.
- Senta, cerchi di capire, non è che tutti i giorni il motore può essere felice - avevo risposto al benzinaio, sorprendendolo a tendere l'orecchio verso l'ascolto di chissá quali immaginarie bronzine. Mi aveva guardato.
- Ok. Voleva solo un deca di verde?
Non gli stavo simpatico; non gli ero mai stato simpatico.
Avevo allungato una banconota stropicciata, senza rispondere, facendo finta di non aver sentito. Poi ero ripartito sgommando.
- 'Sto menagramo...- avevo detto, appiccicando gli occhi sullo specchietto retrovisore, ridacchiando dietro al culo di una tuta incoronata da tasche di medaglie unte.
Era successo tutto subito dopo, quando avevo riabbassato gli occhi e mi ero ritrovato di fronte il muso di una Panda: un proiettile rattrappito, già sverginato. Avevo giusto fatto in tempo a pensare alla futura, inevitabile depressione del mio gioiellino, poi, uno stridore, un brindisi, uno stropicciarsi di lamiere, un fuoco d'artificio di parabrezza infranto...
- No!- era stata la mia unica preghiera.
Ma come avevo aperto la portiera per scendere e bestemmiare, una volante della Polizia aveva preso in pieno, spezzandola, l'ala del mio pulcino. 

Buon week end a tutti

Nessun commento:

Posta un commento