sabato 26 aprile 2014

Me ne sono persa un pezzo.

Vedo questa figura alta e smilza avanzare nel chiacchiericcio della via pedonale. Un lieve profumo di pizza a inseguirla. Il collo appena indossato. I capelli pettinati fino alle spalle. Il viso scolpito in un appuntito scheletro di pelle. Mi piacciono i suoi mocassini con la punta esagerata che evaporano di nero sotto alla sigaretta dei pantaloni scuri, corti e attillati. L'ombrello arancione é una sciabola in decollo sul fianco della giacca e, la valigetta appesa ai ganci delle dita, una raffinata scatola di coccodrillo.
Peccato che da quelle fauci con gli angoli dorati spunti il gamberetto esangue di un tre falangi con dito.
E quando un gatto nero, seduto sul secondo gradino della soglia di una porta scrostata, allunga i baffi per miagolare a quella facile preda e al suo killer, inciampo nel bisonte di un escremento e, distratta da una pericolosa sparatoria di imprecazioni, mi perdo il finale.

Buon week end a tutti.

mercoledì 23 aprile 2014

Poesia 1

Scriverò, mentre ti aspetto.
Rileggerò dentro di me gli ingredienti di questa tua ricetta che mi rosola come una cipolla, un peperone e uno zucchino, nel tango di una ratatouille di corteggiamenti.
Assaggerò la salsa blu, che dei tuoi occhi accompagna l'infinità del cielo, mentre mi coprirò con il lenzuolo bianco del tuo corpo. Senza dimenticare di nascondere il naso nel tronco del tuo odore. Senza dimenticare di morire nel fiato di un mostro chiamato tempo.

Buona settimana a tutti.

sabato 19 aprile 2014

Papà

Tornerò quando cesserà questo vento.

È primavera che pettina i tetti: sebbene le radici di questo mio bulbo allunghino a fatica i capelli oltre la testa di un tulipano ingarbugliato di rosso.
È nuvola che ride d'azzurro: sebbene il turchese di tutti i pennelli imbratti l'intonaco dietro al tuo mastodontico letto.

Papà, è primavera da qualche parte nel mondo: Ascolta, Annusa, Guarda, Tocca. 

Non sono un gradino di sole che possa aiutarti a salire, né bastone di pioggia che possa curare il fragile stelo delle tue ossa; non una pistola di musica, nella colonna sonora di questo arido western del Male.

Ecco cosa sono: un granchio di lacerati abbracci e carezze; un James Bond di stropicciate parole e pensieri; il parapetto sfondato di un incidente, con vittime di lacrime e dolore.

Rinchiusa dentro all'uovo di pietra insieme a questo tuo amaro pulcino, non trovo nemmeno ranocchio che salti nel piatto di molte insalate del mondo.

martedì 15 aprile 2014

Lingua

Ne avevo due palle così.
Tutte le sere appoggiavo le labbra al bicchiere della sua vagina.
Dovevo far roteare la lingua, né troppo piano né troppo forte, e sorbire quella schiuma bianca come fosse soda.
Non pisciavo dritto, tanto le pretese sobbollivano alle mie spalle. Il sonno era scomparso. Il comodino vomitava pastiglie. Ogni entusiasmo finito in lavatrice. Una sigaretta come esistenza. Bistecche di tovaglioli a tamponare il vuoto della fame.
Certo, il cane ancora ubbidiva, ma se mi fossi inginocchiato e gli avessi fatto vedere la lingua?

venerdì 11 aprile 2014

La Signora dei Venti

Ogni incontro le procurava un rimescolamento intimo e profondo. Che fosse un uomo bruno, la feritoia degli occhi di un profondo verde menta, o un uomo fulvo, la chioma dorata da un caldo sole di Crodino, Isotta del Vento non poteva fare a meno di accogliere tra i gomitoli del suo abbondante seno le labbra, il naso, le sopracciglia, il respiro e il sospiro di giovanotti disposti a spingerla oltre i soffi delle nubi più alte.
E tutto andava bene, fintanto che quelle loro esili o possenti mani lasciavano una mappa di impronte digitali tra i pori dei suoi capezzoli, del suo ombelico, del suo zerbino. Perché era quando la siringa delle loro eccitate virilità introduceva nel suo corpo l'ago, che il suo intestino dava il via a capriole e saltarelli, raggiungendo il massimo del godimento nel momento stesso in cui riusciva a liberare fetide trombette e sonori barriti da carica di elefante.

Buon week end a tutti

martedì 8 aprile 2014

Poesia 3

Esiste un canale tra il sonno e la veglia.
Un canale di acqua e sapone.
Scivolo, in questo canale. Ti tocco, in questo canale. Vomito, in questo canale.
Mi si stacca la testa.
Avrei bisogno di quei baci.

mercoledì 2 aprile 2014

L'ombra

Un'ombra nera continua a inseguirmi con il suo strascico di pelle.
Raccatta da terra merda e sputi.
Pesa e si alleggerisce secondo il sorgere del sangue.
Puzza di sesso, imprecazioni e ribellione.
È la mia coda, questa la sacrosanta verità.
Forse la condanna di un bagaglio di pensieri.
Forse il trofeo di un'amarezza da innalzare.
Mi lascerò penetrare l'anima dal peccato.
Questa, la mia unica colpa.

Buona giornata a tutti