Senza un minimo di buon senso e dignità, siamo solo corpi che mangiano, bevono, cagano e aspettano la morte.
Buona giornata a tutti
Se passi di qua, sei il Benvenuto. Scrivo storie, non posso farne a meno. Se vuoi lasciare un commento, un consiglio, una critica o qualunque cosa ti passi per la testa, mi fa piacere. Sappi che ti leggerò senza rispondere. Forse perchè ho un brutto carattere. Forse solo perchè preferirei incontrarti di persona.
Senza un minimo di buon senso e dignità, siamo solo corpi che mangiano, bevono, cagano e aspettano la morte.
Buona giornata a tutti
Sono di nuovo qui, come ogni giorno. Seduta vicino a quattro finestre affacciate su lunghe collane di onde appena slacciate dal collo di un orizzonte gonfio di nubi. Distanti, da questo profumo di pesto e dal vivace brusio di forchette e grissini.
Il mio tavolino è sempre rotondo; io e la mia giacca, altre due forme di fronte. Sopra di me, un soffitto alto, di legno, così possente e distante da nascondere qualsiasi frattura di fondo.
A cosa stai pensando? mi domando, fissando per un unico secondo la porta. Al sipario di una sorpresa? O al bambino che dietro alle tue spalle sta brucando insalata come un capretto appena svezzato, intento ad assaggiare il mondo?
Mi dico: - Chi potrebbe mai raggiungerci in questa piccola scatola di umanità mollemente impegnata ad ascoltare un'unica voce: la propria pancia?
Soprassalto, quando qualcuno spara dal niente: - Gnocchi o ravioli?
Poi torno a fissare la porta.
Oltre al ripiano di un tavolino.
Oltre a una Parigi di quotidiani, astratta Tour Eiffel di immagini e carta.
Buon week end a tutti.
Erano in due, ho iniziato a raccontare, è stato un attimo. Al che lui mi chiede se li ho visti in faccia, e io a ripetere di no, che dall'odore potevano essere due bancari come due postini, due mafiosi come due perfetti padri di famiglia.
Mi sono ritrovata contro il muro, dico io, il palmo di una mano sulla nuca, la zip di un pantalone a spingere contro l'osso sacro della mia minigonna; se non fosse stato così buio....
Lui alza il dito medio contro il lampione e ghigna.
Tanto è solo il mio culo! gli urlo in faccia. Tanto è solo la tua fottuta AIDS! ribatte lui.
Poi tira fuori i soliti biglietti da 100. Li sventola davanti al buco della mia vita e mi soffia addosso: - Al prossimo contagio, mia bella bambolina.
Buon week end a tutti.