Nell'uovo di Pasqua Caterina ha trovato una caffettiera piuttosto diabolica.
A prima vista, una macchinetta come tante: di alluminio, il corpo diviso in due pezzi, un filtro, sulla testa del coperchio un semplice pomello nero. Senonchè, quando ha provato a mettere l'acqua nel serbatoio, la miscela dove va messa, ha acceso il fuoco e aspettato che la caffettiera cominciasse a borbottare, solo in quel momento si è accorta che quello che stava salendo non era caffè ma gassosa.
Così Caterina ha esaminato da vicino l'uovo da cui era nato il pulcino di quella diavoleria e si è accorta di una cosa.
Perciò ha svuotato la gassosa nel lavandino, svitato la sorpresa, sciacquato il malinteso e, messa nel filtro una polvere segreta, ha di nuovo acceso il fuoco e aspettato che succedesse qualcosa.
Ed ecco di quale invitante profumo ha cominciato a odorare l'intera stanza! Ecco di quale tigrotto borbottio si sono riempite le sue orecchie!
Perchè dopo aver messo due cucchiaini di fantasia nella caffettiera di una pagina bianca, ha capito che la miscela del caffè esiste anche a colori, meglio se con una punta di zucchero; perfetta per addolcire almeno una volta l'amaro di molte miscele del mondo.
Buona Pasqua a tutti
Una goccia di latte ci sarebbe?
RispondiEliminaBuona Pasqua gemellina.
:-)
Spero che la colomba pasquale non sia in carne ed ossa, a questo punto ;-) Auguri, cara!
RispondiEliminaUn bel racconto.
RispondiEliminaUn abbraccio e serena Pasqua.