lunedì 27 agosto 2012

Le strade sono piene di polpette

Mentre il sole continua a splendere, io mi domando: "Sono davvero sulla via del ritorno?".
Perchè i minuti, le ore, i giorni e la scacchiera dei turni, che mi hanno tenuta stretta nel vortice della stagione, mi hanno lasciato addosso la pesantezza di un'ubriacatura molesta, spirale di fil di ferro che ancora luccica e stringe, sostiene e ferisce.

E' stata un'estate diretta dalla grazia di un macellaio vigoroso e sanguinario. Ma ce l'ho fatta, senza mai tardare di un solo minuto, senza mai saltare un turno, senza mai bere sangue vivo per alleviare l'anemia del tempo malato e mal nutrito che avevo a disposizione per scrivere e portare avanti il resto della mia vita.

I turisti, spesso dimenticano ogni sorta di oggetto al loro passaggio; quest'anno il graffio delle loro pretese, maleducazioni e prosopopee - mai così al limite - è rimasto sulla pelle della mia città come un rivolo di bile, dopo essere gocciolato da un fegato di maleducazione, dando vita a uno spurgo che si è impastato di polvere e si è trasformato in un bolo indigesto.
Ecco, non vedo l'ora che finalmente venga spazzato via dall'umile e civile scopa di un netturbino, e che rotolando, al pari di un boccone avvelenato, sia così chiaramente ripugnante da non meritarsi di finire nemmeno tra le fauci di un topo di fogna.

Buona settimana a tutti






venerdì 3 agosto 2012

Maroon 5

Ci sono canzoni che evocano momenti unici e indimenticabili. Melodie che fissano in un'area del nostro cervello un chiodo inossidabile.
Ma ci sono anche tormentoni che provocano un assoluto ribrezzo.
Mi sta succedendo questo. Non che l'ultima canzone dei Maroon 5 abbia qualcosa di spiccatamente urticante per i miei gusti, solo che dopo averla sentita tutti i giorni, almeno dieci volte al giorno, durante ogni turno di reclusione in negozio, ormai ha assunto un significato inquietante: Maroon 5 = confusione e lavoro. E così sarà per sempre, dovessi anche riascoltarla tra dieci anni seduta su un gommone spaziale
Peccato, poteva entrare nella mia play list per altri mille motivi e invece, come ogni tormento legato a una forma, seppur sottile, di prigionia, cinque grossi marroni li ha fatti crescere a me e non ce n'è uno che pesi meno dell'altro...

E voi? Siete benevolmente o maleficamente perseguitati da una canzone dell'estate?

p.s. scusate la latitanza ma è un periodo di lavoro intenso.

Buon weekend a tutti