lunedì 12 novembre 2012

Top down

Iniziare a lavorare un maglione ai ferri partendo dal collo ha il grosso vantaggio di stravolgere un percorso che di norma segue la legge: dal basso verso l'alto, accendendo un fiammifero di creatività. Questo tipo di lavorazione si chiama Top down.
Il mio ultimo lavoro è un maglione fatto proprio in questo modo. La mia ultima capriola è una possibilità di divertimento che non si ferma a un sottosopra sospeso tra un punto a diritto e uno a rovescio, ma si spinge oltre, verso un punto d'arrivo che, generalmente, è riservato a un nastro di partenza. Questo metodo mi è famigliare. E lo è al punto che molte volte lo sfrutto per vedere, sotto un'ottica diversa, ciò che nel quotidiano sembra essere governato dalla legge di un solo senso. Così, che sia la storia di un bacio tornato indietro per ritrovare la magia di una foglia caduta che l'ha provocato, o che si tratti di uno strato di crema spalamato sulle mani prima di mettere queste ultime sotto il rubinetto e lavarle, per me non fa molta differenza. Cerco di far ciondolare la testa così che gli occhi si lascino volutamente confondere. Perchè questo gioco mi piace un sacco. Pensate... e se la giornata cominciasse alle otto di sera? E se la scuola fosse obbligatoria solo dopo gli ottant'anni? E se le mutande si mettessero sopra ai pantaloni?
Non ci sono controindicazioni per questo esercizio. Tranne che azzardando sempre più domande assurde si arrivi a sferruzzare una tale mole di pensieri da ritrovarsi al bordo del maglione e scoprire di essere finiti, insieme al filo di lana lavorato, vicinissimi all'ombelico del bambino che si è stati.

Buona settimana a tutti