lunedì 30 gennaio 2012

Se c'è una perdita di gas, questo è l'effetto?


Tra i tanti interrogativi che mi pongo, esiste una domanda più o meno così: "Cosa produce il mio sguardo quando poso gli occhi su qualcosa?".

Detta così, sembra la lievitazione di una considerazione oggettiva, ma se la parte logica del mio intelletto fosse capace di radiografare il quadro della realtà oltre la materia, lo spirito, potrebbe intervenire e distillare la sensazione che ciò che ho sempre guardato, che guardo e che continuerò a guardare sia in grado di conservare la mia carezza come una placenta invisibile che rimarrà per sempre a disposizione di chi si ferma ad osservare?

Forse, di lunedì mattina, sarebbe più proficuo pensare alla lista delle verdure da comprare o ai colleghi con cui lamentarci del freddo, ma se questo mi bastasse, non continuerei a guardare le cose e le persone in maniera tanto morbosa, solleticata dalla possibilità che quando il mio sguardo si posa su qualcosa forse lo fa per ritrovare la memoria di sguardi e placenta prodotti nel corso del tempo dallo sguardo di migliaia di altri occhi, sperando che da un giorno, qualcuno, possa incappare per combinazione in quello che ha prodotto il mio.

E se una forma d'immortalità fosse questa?

Buona giornata a tutti 

giovedì 26 gennaio 2012

C'è chi vola e chi si schianta


Il naso è un potente mezzo di locomozione.
Pur non avvalendosi di ruote, motrice ed eleganti carrozze - questo è indiscutibile - regala a tutti la possibilità di viaggiare attraverso le sue gallerie, rievocando luoghi, cibi e persone senza bisogno di farci allungare un passo e spendere denaro per acquistare un biglietto.

Perchè, semplicemente annusando un profumo, è così facile sentire la peluria vibrare, il cervello friggere e farsi leggero, mentre le palpebre calano lievi... così facile da convincersi che non esisteste Mac 4 altrettanto veloce e silenzioso.

E così c'è chi vola e chi si schianta... Vola, chi apre il portone d'oro dei sensi e gioisce al suono di una nota che rievoca l'avorio della tastiera interiore; schianta, chi apre il tombino del sottosuolo e finisce per cadere dopo aver inciampato sul tasto nero di un dolore o di un rimpianto.

Buona giornata a tutti

giovedì 19 gennaio 2012

Dov'è l'arrivo?

Il mio contratto lavorativo sta per scadere.
Mi sto organizzando per chiudermi in casa due mesi, a leggere e a scrivere.
Dissoderò anche la terra che l'inverno sta indurendo.
Proverò a ridurre al massimo le spese, partendo dall'impasto del pane.
Spero in questo modo di ritrovare nell'orto rossi pomodori maturi.
Ma quest'estate. Insieme a piccoli frutti di parole.
Solo così potrò nutrire a fondo corpo e cuore.

Buona giornata a tutti

domenica 15 gennaio 2012

La Giumenta scalpita


Sono venuta a sapere che qualcuno la chiama, addirittura, "Passiflora".

Poi mi hanno interpellata per chiedermi se era giusto dire: "La mia Giumenta scalpita! Ho la vaginite!".

Adesso... che la Littizzetto la prediliga come Iolanda e uno che conosco la tratti come una Patata, può anche far pensare che tra le gambe, noi donne, diamo asilo a un universo di personaggi e ortaggi come nessun altro buco nero spaziale è capace di sfoggiare, ma se al vostro paese la chiamano "La Leprottina", e sui marciapiedi delle vostre periferie quella delle Lucciole sembra rilucere di un riverbero più ampio e disponibile, potreste essere così gentili da farmelo sapere? 

Buona domenica a tutti

lunedì 9 gennaio 2012

Test d'intelligenza


1 - Se qualcuno ti suona alla porta, vai ad aprire con la cipolla del soffritto, che stavi preparando, in mano o con il pigiama e le braccia conserte per nascondere l'orgia di orsi che ti si struscia sul seno?

2 - Se qualcuno ti chiede il numero di cellulare, gli porgi un pacchetto di fazzoletti chiedendogli la cortesia di tenerteli o balbetti al contrario il codice fiscale di tua cugina?

3 - Se qualcuno ti supplica di non lasciargli più messaggini d'amore su Fb, gli cucini il purè o lo gonfi come un soufflè?

Buon manicomio a tutti

venerdì 6 gennaio 2012

Forse sono il tappo di una bottiglia


Gradirei sentirmi come Stephen King.
Rileggere il suo "On writing" nel punto in cui racconta di quando alla sera, finito il lavoro - lavori disperati, per poter mangiare e pagare i conti - stanco e forse - lo aggiungo io - affranto, si sedeva a scrivere in una qualche casa della sua vita - in affitto? in roulotte? - e il più delle volte si addormentava stremato sulla sua passione.

In questi giorni mi sento avvitata al collo di una bottiglia d'acqua vuota; mi sento di plastica quando vorrei essere un quadrifoglio nascosto tra l'erba di un prato. A tratti mi pompo come un Godzilla vanitoso, poi inciampo in un'etichetta e rimango imprigionata nel Giurassico dei miei pensieri.

Chi ha inventato i saldi?



martedì 3 gennaio 2012

Ci siamo...


Ancora ventiquattr'ore e sarò in ansia.
Per la cronaca sto lavorando in negozio quasi senza pause - insieme alle mie colleghe: benedette! - per allestire i saldi che partiranno da giovedì 5, come in molte altre città d'Italia.
Saremo asfaltate, questo è quanto, sono già stata informata.
Anche se non l'ho ancora detto - e adesso lo dico - il negozio presso cui lavoro è un punto vendita Intimissimi e saprete tutti che il rapporto qualità/prezzo della merce in vendita è piuttosto buono, indi per cui verremo prese d'asssalto da orde di donne pronte a tutto. Manco regalassimo brasiliane in carne ed ossa a quei poveri mariti che le vedranno uscire di casa già alle otto del mattino, dopo essersi subiti tre giorni di resoconti, frutto di raid accurati, durante i quali le consorti hanno radiografato per bene ogni capo in esposizione, rielaborando poi nottetempo lo stratagemma migliore per impossessarsene.
Ci sarà da ridere e da piangere. Avrò male ai piedi e un sacco di spunti da annotare. Anche se lo so: non avendo la Moleskine sotto mano dimenticherò tutto e, alla sera, approdando a casa, sognerò solo di scrivere, con la punta del naso, una storia sul cuscino...

Buona serata a tutti