venerdì 24 febbraio 2012

Piccoli deliri quotidiani


- Quando mi ritrovo tra le mani una macchinetta per tagliare i capelli mi sento attrezzatissima e comincio ad arare con gusto il campo sale e pepe della mia ricrescita.

- Passo ore a potare tutti i rami più vecchi perchè mi piace recidere il seccume che scricchiola nella mia vita; mi piace stimolare i germogli di calma e riflessione e scegliere i petali più adatti alla loro fioritura.

- Cucinare stimola il mio appetito; il mio appetito stimola il mio cucinare: le catene che mi legano al cibo sono scintillanti anelli di acciaio, che tintinnano spesso nella tromba di scale del mio Eustachio e chiamano a raccolta l'asilo dei desideri come campanelli che solleticano le capriole rosse di golose fragoline nascoste nel bosco.

- Gioco con il sole. Prima lascio che mi acchiappi, poi mi riparo dietro allo scudo di un solido muro. Mi siedo e guardo una goccia d'acqua: quand'è colpita in pieno dalla luce assomiglia alla perla di un ingrandimento; ma se giro la schiena, il muschio che cresce nell'ombra mi sembra sempre di un incantevole verde...

- Scelgo continuamente di sostare al cospetto della lavagna di un pensiero. Metto una mano in tasca e, nel grembiulino di un esercizio, invece di un gesso, trovo incredibili e numerose famiglie di animali, pattern di disegni dove uno zoo di colore vivacizza un anonimo fazzoletto di stoffa.

- Essere la Principessa di un eremo funziona: ai miei piedi una corte di silenzi e ritmi naturali. Magari perderò del tutto il poco senno che mi rimane, ma piantare un seme di pazzia nel solco della serenità porterà solo alla selezione di una nuova specie di felicità (questa rima è prodotta secondo le norme vigenti in fatto di inclinazioni biologiche, coltivata in terra vergine, raccolta da mani gentili ammorbidite da impacchi di carezze al miele e trasportata col carretto di un sogno a chilometri zero).

P.S. Visto il momento di crisi ci terrei a pubblicare un pò dei miei conti. Prima di tutto perchè sono fermarmente convinta che, a parte i casi seri e gravi in cui non si può fare assolutamente a meno di spendere, le spese quotidiane possono essere limate (vedi alla voce 'superfluo' di un qualsiasi vocabolario della lingua italiana) in modo che, ridotte al mimino, permettano comunque di condurre una vita dignitosa, lasciando al contempo lo spazio per un arricchimento diverso e più proficuo. Certo, ogni caso è un caso a sè, ed in un certo modo io parto avvantaggiata avendo una casa e un pezzo di terra, ma la buona volontà non ha bisogno di agevolazioni per essere sfruttata e una rampa di scale si sale sempre partendo dal primo gradino.

Questa settimana ho speso:

€ 30 per il cibo (Ho impastato parecchio. Ho goduto un sacco. Ho digerito di brutto. Ho provato a bere solo acqua del rubinetto e, a parte il sentirmi come Stanlio e Olio per il sapore un pò ferruginoso, pur non attingendo da un pozzo dov'era caduto dell'alcol, non sono ancora morta e non ho avuto i postumi di una sbornia, e questo devo dire che è già un gran bel segno)
€ 30 bolletta bimestrale Enel (da sempre cerco di sfruttare al massimo le fasce orarie notturne, specie per lavatrice e forno elettrico)
€ 20 varie (una rivista, il biglietto del bus, un paio di caffè, gli scubidù e un pezzo di pizza al volo per la nipotina, un libro)
Siamo solo a venerdì e, scendendo ad Alassio, probabilment qualche moneta, dal portafoglio, rotolerà ancora fuori, ma il segreto sta nel tenere a portata di mano meno spiccioli possibili e usare a manetta il Bancomat dell'ingegno (oltretutto, non vi addebitano nessun tipo di commissioni).

I miei famigliari (marito e figli) sono così gentili da collaborare al massimo per la buona riuscita del mio esperimento e continuano a lasciarmi da sola e a provvedere alle loro spese contando solo sulle loro entrare.

Buon weekend a tutti

3 commenti:

  1. Pur facendo attenzione alle fasce biorarie, meno di 35 euro a bimestre di Enel non c'è mai.

    Buon sabato!

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  2. Questo tuo progetto mi piace un sacco ;)
    Buon week-end!!

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  3. é sempre bello leggere i tuoi "deliri" perchè sono carichi di sana e allegra ironia, contagiano positività a più non posso, ma per carità non parliamo di bilanci, sigh!

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