lunedì 27 agosto 2012

Le strade sono piene di polpette

Mentre il sole continua a splendere, io mi domando: "Sono davvero sulla via del ritorno?".
Perchè i minuti, le ore, i giorni e la scacchiera dei turni, che mi hanno tenuta stretta nel vortice della stagione, mi hanno lasciato addosso la pesantezza di un'ubriacatura molesta, spirale di fil di ferro che ancora luccica e stringe, sostiene e ferisce.

E' stata un'estate diretta dalla grazia di un macellaio vigoroso e sanguinario. Ma ce l'ho fatta, senza mai tardare di un solo minuto, senza mai saltare un turno, senza mai bere sangue vivo per alleviare l'anemia del tempo malato e mal nutrito che avevo a disposizione per scrivere e portare avanti il resto della mia vita.

I turisti, spesso dimenticano ogni sorta di oggetto al loro passaggio; quest'anno il graffio delle loro pretese, maleducazioni e prosopopee - mai così al limite - è rimasto sulla pelle della mia città come un rivolo di bile, dopo essere gocciolato da un fegato di maleducazione, dando vita a uno spurgo che si è impastato di polvere e si è trasformato in un bolo indigesto.
Ecco, non vedo l'ora che finalmente venga spazzato via dall'umile e civile scopa di un netturbino, e che rotolando, al pari di un boccone avvelenato, sia così chiaramente ripugnante da non meritarsi di finire nemmeno tra le fauci di un topo di fogna.

Buona settimana a tutti






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