lunedì 30 gennaio 2012

Se c'è una perdita di gas, questo è l'effetto?


Tra i tanti interrogativi che mi pongo, esiste una domanda più o meno così: "Cosa produce il mio sguardo quando poso gli occhi su qualcosa?".

Detta così, sembra la lievitazione di una considerazione oggettiva, ma se la parte logica del mio intelletto fosse capace di radiografare il quadro della realtà oltre la materia, lo spirito, potrebbe intervenire e distillare la sensazione che ciò che ho sempre guardato, che guardo e che continuerò a guardare sia in grado di conservare la mia carezza come una placenta invisibile che rimarrà per sempre a disposizione di chi si ferma ad osservare?

Forse, di lunedì mattina, sarebbe più proficuo pensare alla lista delle verdure da comprare o ai colleghi con cui lamentarci del freddo, ma se questo mi bastasse, non continuerei a guardare le cose e le persone in maniera tanto morbosa, solleticata dalla possibilità che quando il mio sguardo si posa su qualcosa forse lo fa per ritrovare la memoria di sguardi e placenta prodotti nel corso del tempo dallo sguardo di migliaia di altri occhi, sperando che da un giorno, qualcuno, possa incappare per combinazione in quello che ha prodotto il mio.

E se una forma d'immortalità fosse questa?

Buona giornata a tutti 

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