giovedì 4 agosto 2011

D&G: "Docce e gabinetti"

La cosa che mi annoia di più è l'essere bersagliata di domande. Incontrare persone è divertente; interloquire è divertente; conversare è divertente; mentre venire interrogati per soddisfare la, gratuita, curiosità altrui, lo è sempre un pochino meno. Perchè a volte capita proprio questo. A volte si incontra qualcuno a cui sai non fregherà nulla, sostanzialmente, del tuo stato di salute, fisico e mentale, ma sarà più forte di lui: non riuscirà a rinunciare a determinate informazioni, quasi avesse bisogno di essere costantemente aggiornato sull'elenco dei gabinetti che possiedi, dei teschi che collezioni e degli assorbenti che usi - e come li usi - nella tua professione di killer, solo perchè grazie a questi tasti bianchi e neri la melodia dei suoi pettegolezzi risuonerà più lontano.
Credo che questo tipo di morbosità si possa definire insicurezza. Gente che si attacca alle informazioni più superficiali come a una nuvola, confondendo un appiglio così inconsistente - come lo sono molti beni materiali - all'unico gancio capace di sostenerli nella caduta verso una fossa a terra.
Questo mi indispone. E' vero, sono molti i modi per perdere il proprio tempo, ma deteriorare le cellule cerebrali solo con i metalli pesanti di targhette di vita griffate, mi sembra provochi un'intossicazione che di certo, alla lunga, non risparmierà il cuore.   
 
 Buona giornata a tutti

7 commenti:

  1. Hai ragione! Il cuore non rimarrà di certo indenne!

    RispondiElimina
  2. io ci ho fatto caso... più grandi sono le targhette più piccole sono le menti...

    RispondiElimina
  3. Per fortuna non sono oggetto di troppe domande, non avrei la pazienza necessaria per sopportarle.

    Un bacione

    RispondiElimina
  4. @ Adriana: la moderazione è la giusta cura.
    Baci e borse di lana

    @gds75: mi sa che hai proprio ragione, purtroppo...
    Baci e stelline gelato

    @ Cavaliere: baci anche a te, Cavaliere...

    @ Kylie: davvero fortunata...
    Baci e fiori di marzapane

    RispondiElimina
  5. Purtroppo è così ed io ho imparato sulla mia pelle a cosa porti il pettegolezzo...adesso racconto il minimo indispensabile.
    Credo che spettegolare sia un modo come un altro per esorcizzare le proprie paure. Spettegolare per alcuni è proprio terapeutico!
    Un bacio

    RispondiElimina
  6. @ Cabi: i pettegolezzi sono una lama rovente in una ferita di vita che già fatica a rimarginarsi da sola, figuriamoci continuamente stuzzicata da quella!
    Sono stai deleteri anche per me, in molti casi.
    Baci e mondi di silenzi dove nascono solo fiori

    RispondiElimina