venerdì 31 maggio 2013

Il dildo grosso quanto un camion frigo della Conad

Stavolta sono davvero preoccupato! O dovrei dire preoccupata? Da quando si è messa in testa di farmi bere candeggina prima di baciare il culo di un wc, di costringermi ad abbracciare una ciliegia per poi rimproverarmi di averla spatasciata cercando di possederla dall'uscita di servizio di un piccolo sexy shop, o di buttarmi in un tombino dopo aver, strategicamente, nascosto un imbuto che trasforma i limoni in canne da pesca e le bambole gonfiabili in canottiere del Milan, la mia vita è diventata un inferno. Lei è le sue storie! Sapevo che le cose, per me, non sarebbero state semplici... provate voi ad essere partoriti da un neurone e a finire ruminati da un paio di molari solo perché in quel momento sta pensando a una sua amica che sta per salire in giostra su un cowboy con sperone di cuoio. Parla pochissimo d'amore, solo di porcherie, le piacciono i gambi di sedano da infilare negli occhi a chi le guarda i bottoni due volte di troppo e conversa abitualmente con i capezzoli su lunghezze e dimensioni di molti ciuffi maschili; ma crede anche che se la luna piena cadesse nella sua vasca da bagno potrebbe tapparle il buco dello scarico come un occhio caduto da un'orbita e incastrato con la pupilla nel suo cucù. Fate voi... poi dice a me che sono pazzo; o pazza. Anche lì... non si decide mai a darmi un sesso preciso. Se un giorno parlano di matrimoni gay, mi battezza toro e mi fa sposare con un timido moscerino, così la nostra prima notte d'amore finirà di sicuro al pronto soccorso; se propende per farmi assomigliare a una Barbie, tranquilli, mi troveranno in un vicolo stuprata da una banana e un kiwi alla fine di un'accesa discussione ormai alla frutta; se decide che essere un muffin potrebbe sfamare i languori di una chitarra, un palcoscenico da Stephen King sarà la mia sadomaso e incisiva condanna... come le piace schiacciarmi e zittirmi tra il toast di pagine delle sue Moleskine, torturandomi vicino all'appunto di un dildo grosso quanto un camion frigo della Conad; oppure sedermi in un vagone della metro tra un perizoma indossato per prova da un tecnico delle caldaie - idraulico con gengivite, 102 kg scarsi, altezza 169 cm. al garrese - e un preservativo a specchio come i Ray Ban da sole. Tutto questo, la fa godere. E potrei continuare così all'infinito... Invece dico solo che Freud, sotto sotto, aveva ragione e tutti i suoi/miei problemi derivano da torbidi istinti sessuali. Per questo mi sono rassegnato. So già che prima o poi finirò ammazzato da una sega qualunque. Che sia di Geppetto o di un quindicenne pieno di brutali e spettacolari eiaculazioni, ancora non so, l'importante è, nel caso in cui fosse di quest'ultimo, che io non rischi la cecità per il troppo esercizio, accorgendomi solo all'ultimo di avere tra le mani il Mocio da combattimento di un vecchio prete pederasta, che un'efficiente badante ha appena uscito dalla trappola di una zip nel demoniaco tentativo di farmi benedire gli occhi.

Buon weekend a tutti

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