venerdì 10 gennaio 2014

Da non leggere (siete avvisati)

- La nudità è l'argomento dell'anno - disse la vecchia, aprendo la porta di casa in camicetta e gambe nude.
- Spogliare dal superfluo un corpo è ciò che merita questa ridondante umanità, quando superfluo diventa il valore della vita. 
L'uomo fece due passi verso l'interno di quella che avrebbe potuto benissimo assomigliare a una tomba. Annusò l'aria, intercettando l'odore di una sciabolata di cenere bianca. Guardò la lampada da terra, appoggoggiata al bracciolo di una poltrona come lo scheletro di un giovane magro, ubriaco, con i capelli rosicchiati. Poi si domandò se quell'incontro lo avrebbe finalmente liberato: dai pistacchi, sgranocchiati aspettando di esaurire ogni sequenza esagitata di aspettative e respiri; dai pruriti, collezionati nel tentativo di grattare via le cellule morte di una pelle contaminata da oppressive e inutili tentazioni terrene; dai rigurgiti, vomitati senza conati come un fiotto di sangue sospinto da un montacarichi di azioni senza rimorsi.
Intanto la vecchia aveva richiuso la porta, schioccato la dentiera come un frustino, dondolato per la sala attraversando un oscuro mare di piastrelle opache. E si era infilata oltre un'apertura, puntando un grattacielo di stoviglie al centro di uno sgangherato scolapiatti arrugginito.
- Lama o bastone? - gli aveva chiesto.
- Decida lei - le aveva risposto.
La vecchia si era girata a fissarlo.
- Allora si sieda. Cominciamo.
L'uomo aveva sospirato: - Mi farà male?
Ma il pagliaio di rughe intorno alle labbra rinsecchite della morte si era inciendiato di un decrepito ghigno. Senza rispondere. Mentre il polso della sua missione si imperniava in una frattura, alla base di uno splendido cranio.

Buon week end a tutti

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